Laboratorio nato dalla lettura di "La bambina col falcone"

LA BAMBINA COL FALCONE

Ho letto questo libro con una classe 5A. Essendo un romanzo storico, ambientato nel Medioevo, è normalmente adottato dalle scuole medie. A me, però, interessava analizzare con i bambini il carattere della protagonista, Melisenda.
Melisenda è una bambina fortemente determinata a raggiungere i propri obiettivi. In uno dei primi episodi che la riguardano la troviamo arrampicata tra le fronde di un albero, decisa a covare le uova di quel falco che il padre non le vuole comprare e che lei ha deciso di procurarsi da sola cercandone le uova e allevando i pulcini.
Melisenda, figlia di Messer Rufo, falconiere del re Federico II, e di Madonna Yvette, ha i capelli rossi, una carnagione molto chiara ed è alta.
Oltre a essere intelligente e intraprendente è protettiva, soprattutto nei confronti della sorella Costanza, e coraggiosa, come dimostra quando salva la stessa sorella che si era persa nel bosco. Melisenda è generosa, e lo vediamo quando si offre di fare da scudiere a Costanza che, incoscientemente, decide di partire per la crociata. Quando decide di mantenere fede alla promessa fatta a sua madre, cioè di proteggere la famiglia anche quando lei non ci sarebbe più stata, si mostra oltremodo determinata, caratteristica che la distingue anche nel momento in cui decide di diventare falconiere, nonostante nel 1200 d.C. fosse un mestiere riservato solamente agli uomini.
Da queste osservazioni abbiamo notato che le caratteristiche di Melisenda sono simili a quelle di protagonisti di altri romanzi molto noti e rivolti ai bambini: Anna dai capelli rossi, Tom Sawyer, Pippi Calzelunghe e Merida.
Questo ci ha fatto pensare che, probabilmente, gli autori di romanzi per bambini, quando vogliono rendere un loro protagonista interessante, particolare ed evidenziare il loro carattere forte e risoluto, decidono di conferirgli un’ulteriore caratteristica: i capelli rossi.
Queste considerazioni, effettuate durante la lettura del romanzo, sono scaturite in un laboratorio, realizzato nella settimana annuale del libro. Lo scopo era di far pensare ai bambini come ragiona l’autore di un romanzo, quando vuole rendere accattivante il suo protagonista.