Giorno della Memoria - Materiale e spunti di riflessione



In questa pagina ho selezionato ed elaborato del materiale che può essere utile per affrontare nelle diverse classi della Scuola Primaria (ma non solo) il significato del Giorno della Memoria.
Più il tempo passa e più le nuove generazioni si allonatanano dalla Memoria, perchè stanno scomparendo tutti gli attori che l'hanno finora tenuta viva! Credo che non serva mostrare ai bambini la crudezza dei fatti, ma serva invece far emergere i sentimenti e le riflessioni scaturite da questi stessi fatti.

L'albero di Anne
In questa proposta, il nostro protagonista osserva immobile, impassibile, ma forse sarebbe meglio dire impotente, le nefandezze della guerra. La Guerra si disinteressa di lui, ma per un satirico scherzo del destino, sta morendo lo stesso. I suoi nemici non sono le truppe di soldati che invadono la città, ma una minuscola farfallina che si ciba delle sue foglie e le muffe che minano, indebolendolo, il suo tronco dall'interno. L’ippocastano, spettatore e narratore di questa storia, si erge di fronte alle finestre del palazzo posto al numero 263 di Prinsengracht. Sta lì, mutando aspetto con le stagioni: da spoglio a fiorito, da frondoso a di nuovo spoglio. Anne lo guarda e percepisce il normale fluire dei mutamenti, placido e imperturbabile anche in tempo di guerra, quando tutto intorno è caos, disordine, orrore e paura.

Proponiamo un’anteprima in pdf, reperibile anche nel sito della Casa Editrice Orecchio Acerbo, per leggerne con i bambini alcuni passaggi e farli riflettere sul significato dello stare rinchiusi contro la propria volontà, costretti dalle circostanze.
 

Per comprendere ancora meglio le sensazioni che potrebbe avere provato Anne, chiusa dentro una soffitta, col timore costante di essere scoperta, assieme alla sua famiglia, proponiamo di visitare il sito www.annefrank.org , dentro cui è possibile effettuare un tour interattivo della soffitta di Anne, scoprire i suoi interessi, i suoi sogni e le sue aspirazioni.



Per completare l’attività con i nostri bambini, possiamo far scrivere su delle foglie di ippocastano da ritagliare pensieri relativi all’importanza della memoria e messaggi di pace, per poi realizzare un albero nella nostra classe, il più rigoglioso possibile!



Otto, autobiografia di un orsacchiotto
In questo racconto, edito da Mondadori nel 2003, il punto di vista è quello di un orsetto che subisce tutto il dolore e tutta l'ingiustizia della guerra. Viene allontanato dai suoi affetti, ferito, gettato nell'immondizia, dimenticato e, infine, finalmente, ritrovato!
"Povero orsetto!" saranno portati a dire i bambini e, con con questo espediente, sapientemente utilizzato dall'autore (Tomi Ungerer) li condurremo a pensare al dolore delle persecuzioni razziali, senza entrare nel merito specifico degli orrori che esse hanno comportato.




Ciò che amo dei testi che seguono è la delicatezza narrativa e poetica. Più che descrivere, lasciano intendere l'atrocità di ciò che accade intorno ai protagonisti. L'abominio della guerra, della segregazione razziale e delle deportazioni, appare come riflesso, seppur chiaro, delle loro emozioni.
In ognuno di questi testi, i protagonisti sono dei bambini ed è importante che siano loro a raccontare un orrore così grande; se lo facesse un adulto, la sua parola sarebbe recepita con sospetto: il bambino istintivamente penserebbe che ci sia dietro una morale, che i fatti non siano veri, ma costruiti ad arte per perseguire un fine educativo.
Chissà quante volte ci sarà, invece, capitato di notare la cieca fiducia di un bambino verso la parola di un suo coetaneo che gli stava raccontando una strampalata storia di fantasia.
dobbiamo fare sì che i fatti di cui vogliamo tramandare la memoria siano recepiti come storie vere e vicine a noi, non come la favola del lupo cattivo, inventata per ottenere obbedienza dei piccoli attraverso la paura.
La generazione dei bambini che frequenta in questi anni la scuola primaria, probabilmente sarà l'ultima a poter sentire questi racconti dalla viva voce di nonni e bisnonni. Fra qualche anno non ci sarà più nessuno che abbia vissuto in prima persona quel terribile periodo. Per questo motivo noi che insegniamo abbiamo più che mai il dovere di tenere viva la Memoria.

La portinaia Apollonia

Scarica il pdf completo del libro
dal sito della Casa Editrice

Il volo di Sara

(Realizzato dagli alunni della classe 5B della Scuola Primaria "Anna Frank" di Colonnetta- Direzione Didattica F. Rasetti - Castiglione del Lago - Perugia)


(Realizzato dalla classe 3F della scuola media di Endine Gaiano - Bergamo)

Anna Frank - Aprile


La casa del Bersagliere (Edizioni Artestampa - Modena)
Per i ragazzini più grandi (dalla 4A/5A primaria in poi) condivido con orgoglio le storie che sentivo raccontare da piccola in casa mia. Scritto per i nipoti e pubblicato poco prima della scomparsa di mio padre.


Descrizione
La Casa del Bersagliere è una storia di guerra, e prima ancora è una storia di infanzia e di paese. A Roteglia, piccolo borgo sulle colline reggiane, i duri ritmi del lavoro nei campi scandiscono le giornate dei contadini e delle loro famiglie. Una piccola comunità dove la pancia è spesso vuota, ma la mano del vicino è sempre tesa per allungare un pezzo di pane. Quando arriva la guerra, gli animi si induriscono ma non si perdono. I bambini restano bambini, anche se guardano le bombe cadere mentre stanno sdraiati in un fosso. Le donne restano donne, e mettono al mondo i figli nelle notti senza luna, lontano dalle loro case bruciate. Gli uomini restano uomini, chi combattendo in montagna, chi rischiando silenziosamente la vita per salvarla ad altri. E anche il paese rimane il paese: un luogo dove le case, i ponti e gli alberi hanno un nome, un rifugio dove ritrovare, finalmente, la pace.