n. 12 - Ti leggo nel pensiero!




Ti leggo nel pensiero!

(di Claudio Scarabelli-Psicologo)

Quando ci capita di sentirci capiti, compresi, sostenuti abbiamo la sensazione che un’altra persona abbia la capacità di leggerci nella mente. E, in effetti, è proprio così. Ma leggere nella mente di un’altra persona non significa altro che trovare un reciproco equilibrio di ascolto e comunicazione, tra il bisogno di comunicare qualcosa e l’importanza di ascoltare, di dare spazio, di attendere.

Questa alchimia può essere spiegata bene ai bimbi attraverso un gioco, semplice nelle sue regole ma allo stesso tempo difficile da svolgere.

Istruzioni: Mettere la classe in cerchio.

Obiettivo: Contare a voce alta un numero alla volta fino al numero dei partecipanti. Se il gruppo è composto da 20 persone l’obiettivo è contare appunto fino a 20.

Procedimento: Ponete la classe in cerchio e spiegate che l’obiettivo è semplicemente contare, con queste semplici limitazioni: tutti i bimbi devono tenere gli occhi chiusi; una volta che un membro del gruppo ha pronunciato un numero non può più pronunciarne un altro; se due bimbi parlano in contemporanea si ricomincia da capo.

Durante lo svolgimento ogni tanto l’insegnante può aiutare il gruppo nella scelta di strategie (che comunque riportano a comportamenti individuali) utili per raggiungere l’obiettivo di gruppo.

Piano piano scopriranno che gli ingredienti dell’empatia non sono altro che delle regole di comunicazione e di relazione applicate con metodo e in maniera inflessibile: ascolto, attenzione, pazienza, comunicazione, rispetto dei tempi, turnazione, ritmo...